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JAMES WYNESS & GIANCARLO TONIUTTI
hrlo’ prgap
(parole inverse)

Sala Civica Bergamas - Gradisca d'Isonzo

Il progetto collaborativo tra i due compositori nasce all'inizio del 2011 con un'idea concetto di esposizione di un processo compositivo dal vivo. Questa idea comprende diverse possibili formulazioni ed attuazioni, sia nella sua "versione lunga" (della probabile durata di diversi giorni) che in quella "breve", che invece riesce a sussistere in una dimensione concertuale più "tradizionale".
L'idea generale è quella di esporre direttamente ad un pubblico possibile l'intero processo compositivo di una musica, nelle sue varie dimensioni operative e nei suoi tempi indeterminabili a priori. In questo specifico frangente l'idea ha preso corpo evidentemente nella sua "versione breve", sottoponendo la suddetta esposizione del processo ad un lavoro preliminare in grado di rendere l'operazione eseguibile all'interno di tempi e canoni di una collocazione concertuale. Si è così creata una struttura guida, che potremmo chiamare "spartito", attraverso un lungo dialogo a distanza tra i due compositori. Questo "spartito" si concretizza nella forma di un diagramma di flusso di lavoro, o un algoritmo operativo se vogliamo, attraverso il quale vengono ad essere determinati i nodi, i movimenti e le azioni da svolgere sul palco durante il tempo dell'esecuzione ovvero della messa in scena del processo. Nella versione presentata ad All Frontiers, in prima assoluta, questo processo avrà il suo fulcro nell’utilizzo, quali fonti sonore di lavoro sul palco, di due strumenti acustici: una cetra costruita e preparata da James Wyness ed un tamburo turco, tef, acquistato da mio padre al mercato della musica di Istanbul nel 1992. La struttura e quindi la strutturazione sonora della composizione si avvarrà dunque dei seguenti principi funzionali: i due strumenti verranno suonati dal vivo, in tempi determinati dallo "spartito", ed allo stesso tempo registrati; le registrazioni diventeranno il materiale che, per mezzo di elaborazioni in tempo reale con strumentazioni analogiche o digitali, verrà a strutturare progressivamente la composizione, coinvolgendo in questo processo anche la loro riproduzione, attraverso l'impianto di amplificazione, ricatturata dal vivo in modalità diverse (tramite microfoni su sorgenti risonanti, o nell’acustica dello spazio) in un rapporto continuo e in congiunzione con la riproduzione costante di alcune registrazioni, precedentemente preparate, di suoni concreti (fonti sonore, quali superfici di natura metallica, registrate sul campo) funzionali alla tessitura della trama nello sviluppo canalizzato.

Il titolo del progetto è in Kmhmu, lingua Mon-Khmer del Laos. Si riferisce a particolari modalità di gioco linguistico Kmhmu, in cui la struttura e la sintassi del linguaggio normale vengono ampiamente spezzate e riassemblate ("invertite") a scopi socio-poetici (cfr. Frank Proschan: Khmu play languages, Mon-Khmer studies 23:43-65, http://www.sealang.net/archives/mks/pdf/23:43-65.pdf)

James Wyness: cetra preparata autocostruita, microfoni, minidiscs, lettore-cd (field-recordings), computer, mixer
Giancarlo Toniutti: tamburo turco tef, registratore a bobine, registratore a cassette, registratore dat, lettore-cd (field-recordings), microfoni, mixer, lamina metallica

Concerto: 19 novembre 2011 (h 23:30), Sala Civica Bergamas, Gradisca d'Isonzo, Gorizia, Italia. Festival ALL FRONTIERS.

links: www.wyness.org


castello

JAMES WYNESS & GIANCARLO TONIUTTI
hrlo’ prgap
(reverse words)

Sala Civica Bergamas - Gradisca d'Isonzo

The collaboration project between the two composers starts at the beginning of 2011 with a concept idea of live exposure of a compositional process. This idea involves several possible forms and realizations, both in its "long version" (with a probable duration of several days) and in its "short version", able to exist in a more "traditional" concert dimension.
The general idea is to expose directly to a possible audience the whole compositional process of a music, in its various operational dimensions and in its a priori indeterminable times. In this specific occasion the idea substantiated evidently in its "short version", subjecting the above mentioned exposure of the process to a preliminary work so as to enable the actions to be performed within times and canons of a concert form. Thus we created a guiding structure, something we could call "score", born out of a long dialogue at distance between the composers. This "score" has become a working flow chart, or operation algorithm if you like, which marks out nodes, movements and actions to be performed on stage during the concert, or in other words during the mise-en-scène of the process. In the version presented at All Frontiers, a world premiere, this process will hinge on the use, as working sound sources on stage, of two acoustic instruments: a prepared zither hand-made by James Wyness and a tef Turkish frame-drum, bought by my father in 1992 at the music market of Istanbul. The sound structure and so the organization of the composition will make use of the following functional principles: the two instruments will be played live, at moments defined by the "score", and at the same time recorded, the recordings will be the source material that, through real-time analog or digital treatments, will progressively organize the composition, involving in such a process also their live amplified playbacks recaptured by means of different modes (microphones on resonating sources, or in the acoustics of the space) in a continuous relationship and in conjunction with the constant playback of some previously prepared recordings of concrete sounds (sound sources like field-recorded metal surfaces) functional to the texture formation in the canalized development.

The title of the project is in Kmhmu, Mon-Khmer language of Laos. It refers to specific types of Kmhmu linguistic play, where structure and syntax of the normal language is broken up and reassembled ("reversed") for socio-poetic reasons (cf. Frank Proschan: Khmu play languages, Mon-Khmer studies 23:43-65, http://www.sealang.net/archives/mks/pdf/23:43-65.pdf)

James Wyness: handmade prepared zither, microphones, minidiscs, cd-player (field-recordings), computer, mixer
Giancarlo Toniutti: tef Turkish frame-drum, reel-to-reel tape recorder, tape-deck, dat-recorder, cd-player (field-recordings), microphones, mixer, metal plate

Concert: 19th November 2011 (h 11:30pm), Sala Civica Bergamas, Gradisca d'Isonzo, Gorizia, Italy. Festival ALL FRONTIERS.

links: www.wyness.org


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